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  • di Bonaventura Franchino

Divieto di trattamenti disumani e degradanti


Doppio annullamento della condanna fa prescrivere il reato: lo Stato è colpevole

Pronunciandosi su un caso “lituano” originato dal ricorso di un uomo che era stato vittima di un’aggressione posta in essere da alcuni soggetti, rimasti impuniti per una serie di disfunzioni provocate dal doppio annullamento della condanna che aveva provocato l’estinzione per prescrizione del reato, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ritenuto, all’unanimità, violato l’art. 3 della Convenzione e.d.u., in quanto la mancata punizione dei colpevoli causata dal comportamento dei giudici che aveva provocato la prescrizione del reato era equiparabile ad un trattamento disumano e degradante, avendo lo Stato fallito nel sanzionare i responsabili del reato. La Corte ha, altresì, precisato – così disattendendo la tesi del Governo lituano – che la circostanza dell’essere stato l’uomo risarcito civilmente dagli aggressori, non escludeva la responsabilità dello Stato per le disfunzioni organizzative del sistema giudiziario che avevano provocato la mancata punizione in sede penale dei colpevoli dell’atto criminoso, con conseguente riconoscimento della violazione della norma convenzionale.


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