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  • di Bonaventura Franchino avvocato in Napoli

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Aumento di capitale con criptovalute : valutazioni IL Tribunale di Brescia, sez Imprese, con decreto emesso il 18.07.2018, ha affrontato il problema del conferimento in natura di criptovalute. Nei fatti, la vicenda nasce dal diniego opposto dal notaio a provvedere all’iscrizione nel registro delle imprese della delibera di aumento di capitale sociale mediante conferimento in natura di criptovalute. Difatti, il notaio aveva opposto il diniego alla iscrizione nel registro delle imprese di un deliberato di assemblea dei soci nella parte in cui ciò era previsto mediante conferimento di criptovalute; il tutto sul presupposto che tale moneta, estremamente volatile, non consentiva una valutazione concreta del quantum. IL Tribunale , pur ritenendo le criptovalute idonee a costituire elemento dell’attivo consono al conferimento nel capitale sociale di una s.r.l. ai sensi dell’art 2464 c.c. ha ritenuto che le stesse, attesa anche la definizione di loro data dalla Banca d’Italia ( “… rappresentazioni digitali di valore non emesse da una banca centrale o autorità pubblica..” ) non consentono di determinare un valore oggettivo, valido oltre che per i soci anche per i terzi . Quindi, in assenza di parametri oggettivi idonei ad attribuire il valore, il Tribunale ha rigettato il ricorso proposto dalla società e teso ad ordinare l’iscrizione nel registro delle imprese della delibera di aumento di capitale.


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